TunnerForse noi siamo i primi turisti che hanno dopo la guerra!

Kit Tunner, noi non siamo turisti, siamo viaggiatori

TunnerE che differenza c’è?

PortUn turista è quello che pensa al ritorno a casa fin dal momento che arriva, Tunner…

Kit — … Laddove un viaggiatore può anche non tornare affatto.

Il narratorePoiché non sappiamo quando moriremo, si è portati a credere che la vita sia un pozzo inesauribile; però tutto accade solo un certo numero di volte, un numero minimo di volte. Quante volte vi ricorderete di un certo pomeriggio della vostra infanzia? – un pomeriggio che è così profondamente parte di voi che senza neanche riuscireste a concepire la vostra vita – forse altre quattro o cinque volte, forse nemmeno. Quante altre volte guarderete levarsi la Luna? – forse venti – eppure tutto sembra senza limite.

Nel Marocco dell’immediato dopoguerra, Port e Kit Moresby, una coppia di artisti newyorkesi, sbarcano a Tangeri – lui è compositore, lei scrittrice –, accompagnati dal ricco amico Tunner, progettando di attraversare insieme il Sahara. Per i Moresby, lo scopo non detto di questa lunga vacanza è di ritrovare l’ispirazione a contatto con una cultura e con dei paesaggi decisamente diversi dal modello occidentale. Via via che le condizioni del viaggio verso Sud si fanno più difficili, la relazione tra i tre degrada. Tutto precipita quando Port, che è riuscito a sbarazzarsi dell’ingombrante Tunner, si ammala di febbre tifoide, prima di morire miseramente in una remota postazione militare francese ai confini del deserto.

Rimasta sola, Kit prosegue inaspettatamente l’avventura unendosi a una carovana di cammelli condotta da un mercante tuareg, Belqassim, che fa di lei la sua amante. Giunti dall’altra parte dell’oceano di sabbia, questi la sequestra – travestita da uomo – dentro una camera isolata del palazzo di terra seccata al sole, dove continuano i loro incontri sessuali. Finché le mogli del nomade approfittano di una sua lunga assenza per buttare l’ambiguo ospite fuori di casa. Mesi dopo, Kit, ricoverata in ospedale a Tangeri e ormai afasica, sfugge un’altra volta a un ulteriore incontro con Tunner, per andare invece a ritrovare un anziano habitué del Café Français che sembra aspettarla pazientemente da tempo.

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