Matthew Tutti abbiamo un padre.

Théo Si… ma il fatto che Dio non esiste non significa che lui possa prendere il suo posto.

Parigi, primi giorni della primavera 1968: una coppia di gemelli ventenni, Isabelle e Théo, stringe amicizia con uno studente californiano durante una manifestazione davanti alla Cinémathèque Francaise contro il licenziamento del mitico direttore Henri Langlois. Approfittando dell’assenza dei genitori, i gemelli invitano Matthew – il nuovo amico – a stare con loro a casa. Nell’appartamento borghese, dove i tre si ritrovano per la prima volta completamente esenti dall’autorità parentale e quindi liberi di agire come vogliono, Théo e Isa fissano subito le regole di uno strano quiz cinefilo, allo stesso tempo innocente e perverso, che li porta ad esplorare i limiti della propria identità emozionale e sessuale. L’eccitazione dei sensi e delle menti va crescendo, finché Matthew si ribella, minacciando di rovesciare il rapporto di forza che lo oppone ai gemelli…

Una sera, esaurita la paghetta di papà, e consumati gli ultimi avanzi, Isa, mezzo ubriaca, accende il gas, progettando disperatamente di “suicidare” anche i due maschi addormentati al suo fianco dentro la tenda orientaleggiante da lei montata nel bel mezzo del salone, quando un sampietrino lanciato dalla strada infrange inaspettatamente la finestra del salotto. Tirati fuori in extremis dal sonno senza ritorno nel quale si stavano inoltrando, i tre girano le spalle alla loro tana diventata un vero porcile e corrono giù per unirsi alla folla dei giovani arrabbiati in procinto di scontrarsi con le forze dell’ordine, sognando di rifare il mondo sulle prime barricate dello storico Maggio parigino.

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