Per questi giorni casalinghi per necessità, ecco una piccola guida ai film di Bernardo Bertolucci che potete trovare nelle piattaforme di streaming.

Io e te è su Netflix, con Tea Falco e Jacopo Olmo Antinori, quest’ultimo nei panni del quattordicenne Lorenzo, che ha ancora il privilegio di sognare di essere lasciato solo nello scantinato di casa con la sua pila di romanzi e fumetti. Tratto dall’omonimo romanzo di Niccolò Ammaniti, il film è del 2012 ma di una strana attualità, come lo è la canzone di David Bowie cantata da Tea Falco Ragazzo solo, ragazza sola. Qui la solitudine diventa in qualche modo lieve.

Su Amazon Prime c’è L’ultimo imperatore, del 1987, impeccabile e giustamente vincitore di nove Oscar. Perfetto per viaggiare da fermi, e vedere un po’ di Cina laddove oggi è doppiamente proibito. Così Tullio Kezich sul film: “Bertolucci è riuscito a penetrare nella Città Proibita con una troupe pilotata dal grande operatore Vittorio Storaro, riccamente costumata da James Acheson, fra le scenografie vere o fantastiche di Ferdinando Scarfiotti? Accettiamo il bel gioco e godiamoci lo spettacolo che fin dalle prime immagini si annuncia affascinante, insolito, coinvolgente; e che continua a tener sveglia l’attenzione, e a non annoiare mai, sulla lunghezza pericolosa di due ore e mezzo”.

Su Kanopy, la piattaforma di streaming delle biblioteche pubbliche USA (funziona anche in Italia ed è gratuita con la tessera di alcune biblioteche e università americane), c’è Il conformista, del 1970 e tratto dall’omonimo bel romanzo di Alberto Moravia. Bertolucci intervistato sul film: “Il fascismo storico è morto, però la borghesia è sempre lì, salda al suo posto. Proprio in questo momento assistiamo in Italia a una specie di rinascita del fascismo, e io credo che le forze che lo finanziavano nel 1921-22 siano le stesse che continuano a finanziarlo oggi. Il conformista è un film sul passato; io non ho conosciuto gli anni ’30, quindi l’unico ricordo che ne ho viene da tutto il cinema di quell’epoca: Renoir, Josef von Sternberg, Ophüls, ecc. Moravia, che è forse il più grande scrittore italiano, è anche un romanziere un po’ tradizionale. Allora, quel che m’interessava era la possibilità di ‘sventrare’ in qualche modo questa sua struttura narrativa classica”.

In ultimo è consigliatissimo il bel documentario di Gianni Amelio girato sul set di Novecento. Si chiama Bertolucci secondo il cinema ed è su RaiPlay, in buona compagnia di Strategia del ragno e del documentario di Giancarlo Soldi Cinque mondi in cui si racconta del cinema di Roberto Benigni, Bernardo Bertolucci, Gabriele Salvatores, Paolo Sorrentino, Giuseppe Tornatore.

LA SCHEDA
DI IO E TE