A poche settimane dalla scomparsa, la Cineteca ripercorre la straordinaria avventura nel cinema di Ryuichi Sakamoto, fra i massimi compositori contemporanei di musiche da film, le cui melodie – sospese tra influenze occidentali e tradizioni orientali – hanno indelebilmente segnato capolavori di grandi maestri come Bertolucci (con cui ha vinto l’Oscar per l’Ultimo imperatore), Almodóvar, Schlöndorff, Iñárritu. E naturalmente Nagisa Oshima, che per primo ne rivelò il talento anche davanti alla macchina da presa, come antagonista di David Bowie in Furyo.

L’ultimo imperatore chiude la retrospettiva, domenica 7 maggio alle ore 20 al Cinema Lumière.
Vita di Pu Yi, incoronato nel 1906, a soli tre anni, imperatore della Cina e morto nel 1967 come uomo comune. In mezzo c’è la fine dell’Impero, la seconda guerra mondiale, la rivoluzione maoista. Affresco storico trascinante, che Bertolucci trasforma in un viaggio psicanalitico nell’animo del protagonista. Grande successo internazionale e nove Oscar, tra cui quello alla colonna sonora di Sakamoto, David Byrne e Cong Su, che coniuga splendidamente momenti più ‘occidentali’ a motivi orientaleggianti.