La selezione dei classici restaurati è stata affidata quest’anno a un gruppo di cineasti a cui è stato chiesto di scegliere un film ciascuno per la retrospettiva dal titolo  “Young at Heart – Coming of Age at the Movies”: Martin Scorsese ha scelto un film di Bernardo Bertolucci, Prima della rivoluzione (1964). La proiezione è prevista per domenica 19 febbraio alle ore 11.00.
“He spoke to me, through the language of cinema. His images seemed to flow right out of him straight to the viewer, in this case to me. So Before the Revolution inspired me, drove me to make my own work. As I sat there and watched it that first time, I knew that I had been graced and lucky enough to be in the presence of the emergence of a new and special cinematic voice, a presence of poetry and beauty and absolutely overwhelming talent“. Guarda il video in cui Scorsese motiva la sua scelta.

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Opera seconda di Bertolucci che coniuga passione e ideologia: l’amore impossibile del ventenne Fabrizio per la giovane zia, le sue convinzioni politiche e i suoi ripensamenti, in un ritratto impietoso della borghesia incapace di cambiare.
“È considerato un pochino il manifesto del cinema giovane. Avevamo anche tutto quello che è il tormento e l’estasi del cinema d’autore, dell’autorialità. Il film è stato fatto in un’Italia che è uscita dallo shock degli anni Sessanta, dallo shock dei morti di Reggio Emilia, lo shock della rivoluzione genovese, dei portuali che occupano il centro della città. Quindi è un’Italia piena di energia politica, un’Italia che reagisce, è un’Italia nella quale il personaggio di Fabrizio, quindi in qualche modo moi-même, trova che il partito guida, quindi il partito di classe, abbia rinunciato al ruolo… utopico-rivoluzionario, e c’è un’insoddisfazione, un’amarezza che è quella che troveremo poi nei movimenti del Sessantotto” (Bernardo Bertolucci).