A metà degli anni sessanta, durante le riprese del documentario in tre episodi La via del petrolio, Bernardo Bertolucci realizzò nel Canale di Suez un cortometraggio documentario di 12 minuti dal titolo Il canale. Realizzato a colori su richiesta del produttore Patara, il corto descrive la vita della popolazione di Suez e la convivenza di antiche tradizioni con le novità del progresso, rappresentate dal passaggio delle petroliere attraverso questa regione desertica. Il commento sonoro si limita essenzialmente a una lettura della poesia Le Bateau ivre di Arthur Rimbaud dalla voce di Riccardo Cucciolla, poesia dovutamente rielaborata dal regista.

Il 7 dicembre alle 16 Il canale verrà proiettato alla Casa del Cinema di Roma, insieme a I blues della domenica sera di Valerio Zurlini, Lu tempu di li pisci spata di Vittorio De Seta, Delta padano di Florestano Vancini e Scioperi a Torino di Carla e Paolo Gobetti. A presentare i corti sarà Ivelise Perniola, docente universitaria e autrice dei bei saggi L’era postdocumentaria (Mimesis 2014) e Oltre il neorealismo. Documentari d’autore e realtà italiana del dopoguerra (Bolzoni 2005). La proiezione rientra nell’ambito della rassegna “La sinistra cinematografica in Italia 1950/1990”, dal 6 al 9 dicembre sempre alla Casa del Cinema, organizzata dalla Fondazione Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico e dalla Fondazione Gramsci. La rassegna nasce dal lavoro del gruppo di studio e lavoro dell’AAMOD “Il progetto e le forme di un cinema politico”, pensato per ripensare e raccontare la relazione tra la sinistra e il cinema italiano a partire dagli anni cinquanta, relazione contrastata e complessa nei vari passaggi della storia dell’Italia repubblicana. Sempre il 7 dicembre, alle 17.30, verrà proiettato il mediometraggio Lampi d’amore di Stefano Consiglio (La camera da letto; Evviva Giuseppe) alla presenza del regista.