“Essere in grado di rappresentare la vita, le tradizioni e i valori del personaggio di chiara fama che vi ha abitato o svolto la propria attività, nella sua dimensione pubblica o privata”. Questo si legge tra i requisiti necessari per una dimora per ambire al riconoscimento regionale. Il 28 febbraio 2023 si è conclusa la prima campagna di riconoscimento per l’assegnazione del marchio: tra le abitazioni di persone illustri della nostra Regione è stata riconosciuta anche casa Bertolucci a Casarola.

Casarola è stato rifugio prediletto dello scrittore Attilio Bertolucci sin dal 1920, come lui stesso racconta nel poema La Camera da Letto (1984-88), dove narra le vicende famigliari e autobiografiche. Il paese accoglieva Attilio, la moglie Ninetta e i piccoli Bernardo e Giuseppe durante la guerra. Negli anni a seguire diveniva meta di lunghe vacanze estive, anche dopo che da Parma la famiglia si trasferiva a Roma. Attilio, mescolando realtà e invenzione nei suoi componimenti, ha fatto di Casarola il luogo mitico delle proprie radici, e allo stesso tempo il teatro degli affetti familiari.
A proposito dell’amore di Attilio per gli “spazi sentimentali” della sua vita, che riemergono prepotenti nella sua produzione poetica, riportiamo un breve brano del nuovo saggio di Gabriella Palli Baroni dedicato alla raccolta di poesie del ’93 Verso le Sorgenti del Cinghio, realizzato in occasione del trentesimo anniversario: “Il mistero dell’esistere e il passo paziente, ma inesorabile del tempo segnano la struttura di Verso le sorgenti del Cinghio affidata ai tre tempi che, circolarmente, abbracciano l’umano sentire e la grazia elegantemente manierista di un poeta fedele ai luoghi della sua infanzia e giovinezza, fedele all’unione e alle esperienze intime della vita privata, ma presente con forte spirito d’amicizia e di partecipazione nella storia viva, mutevole e drammatica del Novecento, che i figli Bernardo e Giuseppe  raccoglieranno e faranno propria nelle loro opere” (il saggio completo è disponibile tra le risorse allegate a questa news).

Per Bernardo Bertolucci Casarola è diventata il set del suo primo film La Teleferica, purtroppo andato distrutto. In un’intervista il regista racconta: “Casarola, il paese che tutti credon fola è il primo verso che ho mai scritto. Arrivarci era per noi, da bambini, un’impresa che sapeva di leggendario. Non c’era la strada, innanzitutto. C’erano solo le mulattiere”.

 

Nella galleria seguente, i ritratti di casa Bertolucci a Casarola firmati da Lorenzo Castore.
“Verso le sorgenti del Cinghio” di Attilio Bertolucci compie trent’anni
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