Una ghianda contiene in sé le potenzialità di un albero, il suo futuro è già scritto nel DNA, ma ci sono alcune condizioni precise perché il suo destino si compia così come potrebbe: le condizioni del suolo in cui è stato piantato, la giusta quantità di acqua, la qualità del nutrimento e della luce che assimila.

BernardoBertolucci.org è per noi una ghianda, anzi ci piace dire: è il seme di un maestoso olmo futuro. Noi della redazione siamo i contadini che si prendono cura di questa sua magica evoluzione e voi utenti, presenti e futuri, siete l’acqua che lo irriga e il nutrimento che gli permette di crescere e raggiungere le sue potenzialità. Il cinema di Bernardo è come un grande olmo. I suoi rami sono visioni che spaziano dalla politica alla storia, dalla musica alla letteratura, dalla pittura alla contemplazione della natura, e le sue foglie sono le singole scene dei suoi film, ma anche i fuori campo, il backstage, la porta aperta sul set in attesa che la vita diventi cinema.

Ma il tronco di questo nostro olmo da cui tutto nasce e su cui il suo cinema si basa, è la poesia che sorregge la pianta intera. Oggi, tutti insieme, vogliamo fare festa al seme, all’albero e a tutto quello che è già dentro di noi e vive e respira nel mondo del cinema al di là del tempo.

Vogliamo chiudere questa breve nota editoriale con la trascrizione di un dialogo di bb con una delle comparse sul set di Novecento (riportato per intero in una delle pagine di questo sito web).

La panoramica cos’è?

La panoramica è partire da un punto col tuo occhio e raggiungerne un altro. E poi partire da quei cavalli là in fondo, panoramicare sui pioppi, arrivare al fiume, arrivare sulla casa, e arrivare a queste donne. Con sotto il suono delle voci di queste donne, il canto di queste donne. E si arriva a queste donne, avendole sentite prima cantare ma senza ancora sapere che ci sono. La panoramica è dare una sostanza, è dare sempre l’imprevedibilità di quello che si vedrà alla fine della panoramica. Si va da un punto all’altro e non si sa cosa ci sarà alla fine di questa occhiata, di questa lunga occhiata.

Auguri dunque e, naturalmente, buona visione a tutti. [G.M.]