A Bernardo
(in cerca del mistero)
“È l’ora della rivolta. La piccola tenda materna
con la sua bandierina stinta dalle intemperie
s’allontana alle sue spalle, e fa paura
alla sua rabbiosa fuga
peggio del covo d’una belva”.
Questo l’incipit della poesia A Bernardo, scritta da Elsa Morante. La pubblichiamo in occasione dell’anniversario di nascita di Bernardo Bertolucci, nato a Parma il 16 marzo 1941.
Un “madrigale per chi entra nell’età maggiorenne”, come l’autrice scrive a mano, a fianco della poesia battuta a macchina su un foglio, che Morante allega a una copia del suo romanzo d’esordio Menzogna e sortilegio, regalata a Bernardo. Un dono destinato a diventare prezioso, proprio perché reso unico dall’omaggio poetico della scrittrice.
A Bernardo vuole celebrare l’entrata del Maestro nell’età adulta. La poesia è in realtà datata 16 luglio 1966, quando Bertolucci ha ormai venticinque anni, e in questo senso si configura piuttosto come un gioco intellettuale, come spiega Morante stessa nella dedica. È un momento particolare per la scrittrice: siamo nel 1966 e il lavoro in cui è stata coinvolta per l’imminente uscita dell’edizione economica Oscar Mondadori l’ha resa instabile e insicura, un salto all’indietro di vent’anni (proprio la durata temporale in cui si svolgono le vicende del romanzo!), al periodo in cui – ancora immatura – Elsa si accingeva a scrivere la sua prima opera in prosa.
Riportiamo qui allegati alcuni documenti: la poesia scritta a mano, la versione battuta a macchina e vergata a penna da Elsa Morante, la dedica a Bertolucci del 1966; il biglietto di auguri di Buon Natale del 1985 firmato dalla ex compagna Maria Paola Majno insieme alla copia di Menzogna e sortilegio originariamente donata da Morante a Bertolucci, rimasta per anni nella casa di lei; una cartolina di Carlo Cecchi, erede di Elsa Morante, che nel 2007 invia a Bertolucci le fotocopie della “brutta copia” del madrigale ritrovate tra le carte della scrittrice e donate alla Biblioteca Nazionale Centrale di Roma.