OliviaIo e te, se non avessimo più un punto di vista, saremmo uguali no? Cioè senza un punto di vista smetteremmo di essere sempre uno contro l’altro e accetteremmo la realtà così come è, senza giudicarla.

Lorenzo, un quattordicenne seguito da uno psicologo, annuncia ai suoi che parte per una settimana bianca con la scuola. Ma nei giorni della settimana bianca, ha progettato di restare da solo nella cantina del condominio. In questo nido sotterraneo zelantemente preparato all’insaputa di tutti, comincia a godersi un ritiro esente di ogni forma di autorità, nel conforto spartano che gli consentono le dovute provviste di “schifezze” proibite a casa, nonché i libri, i fumetti e gli aggeggi tecnologici preferiti. Il tutto nell’unica compagnia di una colonia di formiche custodita in una teca di vetro, che scruta e accudisce con meticolosità.

L’indomani, una sagoma sconosciuta irrompe nel locale. A malapena Lorenzo riconosce Olivia, la sorellastra nata dal primo matrimonio del padre, incontrata solo un paio di volte quando era ancora piccolo. La ragazza, che ha dieci anni più di lui, sbarca da Catania, dove vive con la propria madre, ha ottenuto la chiave del locale dalla donna di servizio, perché vuole recuperare alcuni effetti personali rimasti da anni in deposito a Roma. Dopodiché, Lorenzo la lascia ripartire con sollievo e torna alla sua prediletta solitudine.

La notte seguente, però, Lorenzo viene svegliato all’improvviso attraverso la finestrella dello scantinato: è Olivia, che è nel panico. Sta male, fuori fa freddo, non sa dove dormire, e finisce col minacciare di svegliare il vicinato se rifiuta di aprire la porta. Benché infastidissimo da questa ulteriore intrusione, il ragazzo la lascia sprofondare nel sonno, rannicchiata in un vecchio è antico divano anni ’30 ricoperto di una pelle di zebra.

La ragazza dorme per più di 24 ore, e Lorenzo continua a mentire alla madre, che lo chiama ogni giorno sul cellulare per sapere  come procedono le sue sciate a quota tremila metri. Uscita finalmente dalle braccia di Morfeo, Olivia gli confessa di essere una tossica e di essere in crisi di astinenza. Lorenzo ne rimane assai scioccato, e capisce soprattutto che questo nuovo colpo di scena manderà definitivamente a monte i suoi piani. Litigano, fanno la pace, discutano, rilitigano, e così via. Ormai convinto che la priorità va al fatto che la sua “coinquilina” riesca a dormire il più possibile così da superare la crisi, si arrangia per procurale altri sonniferi, andando pure a rubarli di notte dalla nonna.

Così, tra contrasti e riavvicinamenti, crescono la complicità e la fiducia reciproca dei due, che, imparando a conoscersi, realizzano di essere anche capaci di aiutarsi a vicenda. A fine settima, arriva il momento di tornare alla luce del giorno. Ognuno sembra essere maturato e di avere allontanato alcuni dei propri demoni.