In occasione del trentennale della morte che ricorre il 2 novembre, Fuori orario cose (mai) viste dedica un ciclo all’opera e alla figura di Gianni Amico, cineasta e uomo fondamentale nella storia del cinema italiano tanto da meritarsi la dedica di Jean-Luc Godard nel capitolo 3(a) delle Histoire(s) du cinema.
Oltre che regista, di fiction come di inchieste e documentari, per il cinema e per la TV, si deve a Gianni Amico la scoperta del Cinema Novo brasiliano, attraverso la Rassegna Internazionale del Cinema Latinoamericano organizzata con Angelo Arpa e Bruno Torri nella prima metà degli anni sessanta in Liguria, è sua la prima rassegna dedicata in Italia alla Nouvelle Vague francese alla Mostra Internazionale del Cinema Libero di Porretta Terme nel 1964, è stato selezionatore nel ’66 e ’67 per la Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro quando furono scoperti i film del New American Cinema. Il suo amore per la musica Jazz ha fatto incontrare e conoscere musicisti come Gato Barbieri e Enrico Rava, ed è grazie a Gianni Amico che nel 1983 si è tenuta a Roma Bahia de Todos o Sambas, la più grande manifestazione italiana dedicata alla musica brasiliana, altra sua grande passione, con musicisti come Caetano Veloso, Gilberto Gil, Joao Gilberto che si esibirono al Circo Massimo durante l’Estate romana organizzata da Renato Nicolini.
Il cinema di Gianni Amico si è sempre legato alle sue passioni e alle sue relazioni, all’intimità quanto alle idee, è stato cosceneggiatore di Prima della rivoluzione e Partner di Bernardo Bertolucci, suo amico per tutta la vita e di Der Leone Have Sept Cabeças di Glauber Rocha, assistente alla regia di Godard in Vento dell’Est e prima ancora coinvolto nella produzione esecutiva di Era notte a Roma di Rossellini, suo costante e assoluto punto di riferimento.
Paladino del “nuovo cinema”, tutti i film di Gianni Amico sono votati alla ricerca di un cinema libero e “di rottura”, di una lingua e tematiche differenti, grazie al suo sguardo lucido e alla sua sensibilità fin dai suoi primi lavori risaltano questioni oggi alla moda come la questione razziale statunitense (Noi insistiamo! Suite per la libertà subito, 1964, il suo primo cortometraggio fatto con fotografie di manifestazioni di afroamericani), le differenze economiche tra nord e sud del mondo (Tropici, il suo primo lungo girato in Brasile nel 1967), il punto di vista delle donne (il documentario Le mani svelte. Giovani, donne, fabbrica del 1981).
Nelle prime tre notti di programmazione, il 13-14-15 novembre, andranno in onda L’inchiesta (1971) sceneggiato insieme a Bernardo Bertolucci e col giovane fratello Giuseppe assistente alla regia, Ritorno (1973) e il medio metraggio Il Registratore (1975), scritti con Enzo Ungari. Insieme a questi tre film girati per la TV si vedranno La strategia del ragno di Bertolucci e Olimpia agli amici di Adriano Aprà, opere coeve, sempre prodotte dalla Rai ma soprattutto opere provenienti da un gruppo di cineasti e di amici che in quel periodo si scambiavano quotidianamente idee, riviste, sogni e abitazioni nel cuore di Roma. A chiudere queste prime tre notti ci saranno Le affinità elettive (1979), trasposizione del romanzo di Goethe in tre puntate,
Lungi dall’essere completo per questioni legati ai diritti, l’omaggio curato da Fulvio Baglivi che Fuori Orario dedica a Gianni Amico, presenza e riferimento costante negli oltre trenta anni di programmazione, proseguirà nei mesi successivi con Le cinque stagioni (1975), ambientato in una casa di riposo e diviso in quattro puntate, i lavori in cui la visione dialettica e “di classe” è più evidente come Lo specchio rovesciato – Un’esperienza di autogestione operaia, film sulla storia dei lavoratori del porto di Genova realizzato con il “nostro” Marco Melani, Le mani svelte e il suo Gramsci l’ho visto così (1988), probabilmente il miglior tentativo di interrogare e filmare il pensiero e la figura di Antonio Gramsci.
Grazie alla disponibilità della Cineteca di Bologna, che nel 2013 ha restaurato e editato in dvd 3 film di Gianni Amico, della moglie, Fiorella Giovannelli, e dei figli Olmo e Valentina, sarà possibile mandare in onda, oltre a Noi Insistiamo!, lo straordinario Appunti per un film sul Jazz (1965), girato al Festival Jazz di Bologna, che Enrico Rava ha definito “il più appassionato dei film sul Jazz” e il fondamentale Il cinema della realtà (1969) in cui Amico, attraverso interviste a registi di diverse generazioni, da Rossellini, Zavattini e De Sica a Pasolini, Bertolucci e Bellocchio cerca la linea sottile che lega il Neorealismo ai giovani autori degli anni ’60. Insieme a questi tre film ci sarà Tropici, film-manifesto del nuovo cinema, con Cancer di Glauber Rocha e alcuni dei tanti lavori fatti per la Rai a partire da Giovani brasiliani, tra i primi reportage sulla realtà brasiliana, il ritratto di Bologna per la serie Città e territorio, l’inchiesta del ’77 Dedicato ai genitori. La messa in onda dei lavori di Amico sarà affiancata da alcuni interventi di amici e familiari, da Adriano Aprà a suo figlio Olmo, compreso il ritratto L’uomo amico di Germano Maccioni, prodotto dalla Cineteca di Bologna, in cui è presente una lunga conversazione con Bernardo Bertolucci.
La saudade del titolo, oltre a segnare l’intenso rapporto tra Gianni e il Brasile, sottolinea un sentimento di intenso desiderio di qualcosa che è assente e ci manca, non soltanto corpi e voci ma un’idea di cinema in continuità con la vita, alla ricerca di una relazione col mondo, fatto con passione e pensiero, ricerca, visione.
Venerdì 13/11
L’INCHIESTA (1971)
IL REGISTRATORE (1975)
LA STRATEGIA DEL RAGNO (1970)
Sabato 14/11
RITORNO (1973)
LE AFFINITA’ ELETTIVE (1979) (prima puntata)
OLIMPIA AGLI AMICI (1970) di Adriano Aprà
Domenica 15/11
AFFINITA’ ELETTIVE (ultime due puntate)
Nelle settimane successive
LO SPECCHIO ROVESCIATO. UN’ESPERIENZA DI AUTOGESTIONE OPERAIA (1981)
LE MANI SVELTE . GIOVANI, DONNE, FABBRICA (1981)
GRAMSCI L’HO VISTO COSI’ (1988) + SOCRATE (1971) di Roberto Rossellini
DEDICATO AI GENITORI (Inchiesta TV, 1977)
CITTA’ E TERRITORIO: BOLOGNA (1981)
LE CINQUE STAGIONI (1975)
APPUNTI PER UN FILM SUL JAZZ (1965)
IL CINEMA DELLA REALTA’ (1969)
NOI INSISTIAMO! SUITE PER LA LIBERTA’ SUBITO (1964)
GIOVANI BRASILIANI (1967)
TROPICI (1967)
CANCER (1972) di Glauber Rocha