Mario Monicelli, Lina Wertmüller, Marco Bellocchio, Liliana Cavani, Francesca Archibugi e Bernardo Bertolucci sono i sei protagonisti del bel documentario del regista e allievo di Bertolucci Tayu Vlietstra Opera prima. Come suggerisce il titolo, filo conduttore del lungometraggio sono i film di esordio dei sei registi.

Intervistato sul suo di esordio Bertolucci racconta, prima ancora di quello alla regia con La commare secca, dell’esperienza sul set di Accattone come assistente di Pier Paolo Pasolini, sua vera e unica scuola cinema. “Non riesco a immaginare, o non riuscivo a immaginare una scuola migliore di quel set, ero un privilegiato in fondo”, dice nel documentario, unendo inevitabilmente il proprio esordio a quello di Pasolini. “Anche era molto bello imparare da qualcuno che stava imparando, perché era il primo film di Pasolini. Il suo sguardo era implacabile. Sceglieva sempre l’inquadratura giusta nello stile che stava creando”. E sulla Commare secca dice, con quell’esattezza di parola tipica di Bertolucci e ben restituita nel film di Vlietstra: “Tutto mi veniva facilissimo, non c’era niente di difficile. Avrebbero dovuto fermarmi fin da piccolo, ma non l’hanno fatto, allora ho continuato a pensare che tutto è possibile al cinema. Se riesci a fare scaturire quel piacere che c’è nel fare film, riesci a trasmetterlo anche a chi lo vede il film. Il piacere, la sensualità del cinema”.

Il film è prodotto da Sun in Tuscany, distribuito da Invisible Carpet ed è tra i documentari in concorso per i David di Donatello 2021.