"Les cineastes refont l'histoire du cinema":
Mario Martone sceglie 'La luna' di Bertolucci

Per celebrare il suo 700° numero, la rivista Avant-Scène Cinéma ha coinvolto un folto gruppo di cineasti chiamati a “riscrivere” la storia del cinema. Jean-Jacques Annaud, Olivier Assayas, Emmanuelle Bercot, Costa-Gavras, Jean-Pierre e Luc Dardenne, Michel Hazanavicius, Aki Kaurismäki, Michel Leclerc, Claude Lelouch, Maurizio Nichetti, Paolo Taviani, Volker Schlöndorff, Xiao-Yen Wang, solo per citarne alcuni. Una cinquantina di registi, infatti, ha selezionato altrettanti capisaldi del cinema che – in maniera ovviamente lacunosa, ma estremamente appassionata – ricostruiscono la storia della Settima arte.

 

Tra questi, Mario Martone, che ha scelto La Luna di Bernardo Bertolucci (Italia-USA/1979):

“Je choisis le début de La Luna de Bertolucci, une séquence qui m’a toujours enchanté et troublé. Le visage de la mère jeune, le visage de la Lune, le cinéma qui réussit à restituer la sensation du souvenir, alors que tu es trop petit pour te souvenir de quoi que ce soit. Le cinéma qui ne fait plus qu’un avec l’inconscient”.

[Scelgo l’incipit di La Luna di Bertolucci, una sequenza che mi ha sempre incantato e turbato. Il volto della giovane madre, il volto della Luna, il cinema che riesce a restituire la sensazione della memoria, quando si è troppo piccoli per ricordare qualcosa. Il cinema che diventa un tutt’uno con l’inconscio.]

(si ringrazia René Marx)